In questi giorni circola la notizia sul caso Premuda S.P.A. che va a rappresentare un fatto gravissimo nei confronti dei piccoli azionisti e degli investitori retail, Premuda S.P.A. fino al 31/3/2017 era quotata e negoziabile su Borsa Italiana, codice ISIN IT0003676282.
Premuda S.P.A. è stata fondata a Trieste ed è una società impegnata principalmente nei trasporti marittimi. Nel 2002 la società ha focalizzato la propria attività nel settore petrolifero FPSO (Floating Production Storage and OffloAding). La flotta è principalmente costituita da tanker (navi cisterna). La società è uno dei principali operatori nei servizi di trasporto marittimo e nel noleggio di navi per il trasporto di rinfuse liquide e secche.
Capitale sociale: 17,349,000, azioni totali 187,781,933, azioni ordinarie 187,706,990, azioni privilegiate 0, azioni risparmio convertibili 0, azioni risparmio non convertibili 74,943.
Principali azionisti: Invest Marittimi spa 59.152%, Navigazione Italiana spa 6.535%, Generali Italia spa 5.915%.
Il comunicato della società del 11/04/2017 comunica quanto segue: AUMENTO DI CAPITALE
PS
NAVI S.P.A. (PILLARSTONE) sottoscrive l’aumento di capitale ad essa riservato
PILLARSTONE
apporta nuove risorse per oltre 40 milioni di euro
Genova,
11 aprile 2017
Premuda
rende noto che in data 10 aprile 2017 PS Navi S.p.A. (società di nuova costituzione,
nominata da Pillarstone Italy Spa) ha perfezionato la sottoscrizione di n.
14.460.070 azioni rivenienti dall'aumento di capitale riservato deliberato dall’Assemblea
degli Azionisti in data 30 marzo 2017 per un controvalore totale di Euro
7.203.034, comprensivo di sovrapprezzo.
Come
già anticipato in precedenti comunicazioni, il perfezionamento dell’aumento di
capitale con esclusione del diritto di opzione per gli attuali azionisti ha
fatto sì che PS Navi S.p.A. sia oggi l’unico socio di Premuda Spa.
L’aumento
di capitale si è perfezionato contestualmente alla rinuncia, da parte della
stessa PS Navi Spa, a crediti per circa 90,5 milioni di euro nell’ambito di un
accordo ex. Art. 67 L.F. raggiunto con tutti i creditori finanziari, allo scopo
di risanare l’esposizione debitoria della società (e dell’intero Gruppo) e
consentirle di bilanciare così la propria posizione finanziaria, grazie anche
all’apporto da parte di Pillarstone di nuove risorse per oltre 40 milioni di
euro.
Le
nuove azioni oggetto dell'aumento di capitale non erano destinate alla
quotazione e, per effetto delle operazioni sul capitale deliberate dalla citata
Assemblea del 30 marzo u.s., comportanti l'annullamento di tutte le azioni
allora in circolazione e l'aumento di capitale riservato a PS Navi S.p.A.,
sottoscritto come sopra indicato, Premuda non possiede più i requisiti di
flottante minimo necessari per mantenere un mercato normale e regolare delle
proprie azioni e ciò potrebbe comportare un provvedimento di delisting.
Si
ricorda che il provvedimento n. 6184 (emesso da Borsa Italiana Spa in data 31
marzo 2017) ha determinato la sospensione a tempo indeterminato delle negoziazioni
in Borsa delle azioni Premuda.
Ad
oggi i piccoli azionisti hanno visto il titolo delisting e di conseguenza perso
tutte le loro azioni e il relativo valore, la cosa più grave secondo me è aver
precluso ai piccoli azionisti (il parco buoi) la possibilità di partecipare all’aumento
di capitale, altrimenti visto che la società non risulterebbe fallita la nuova
proprietà per subentrare doveva almeno rimborsare gli azionisti, il problema
debitorio di Premuda si strascicava da anni, mi domando perché nessuno ha mai
fatto i controlli dovuti? Dove sono stati gli organismi di garanzia? Adesso i
piccoli azionisti cosa dovrebbero fare? È difficile dare una risposta… forse valutare se esiste la possibilità di
intentare una qualche azione legale visto che ci sono delle analogie con
situazioni simili (ma qui ci sono gli avvocati e le associazioni dei
consumatori che possono dare suggerimenti più precisi). Di sicuro è un comportamento condannabile da un punto di vista etico.
Valutando
questa situazione ricordo quanto è importante comprare società con bilanci e
dati finanziari solidi senza farsi prendere dalle facili illusioni, queste
società vanno lasciate agli investitori istituzionali.
Come
sempre… liberi di scegliere.